16 giugno 2022 – 9.000 bottiglie per un anno a 35 metri, nasce il Talamo ‘a mare’
Una ‘cantina subacquea’ a Talamone per affinare un vino rosso
Scegliere il mare per affinare per un anno un complesso vino rosso maremmano, che ha già passato 18 mesi in barrique: è la scommessa fatta dalla cantina Terre di Talamo che in questi giorni ha ritirato dal mare tra l’Argentario e Talamone il Talamo IGT ‘a mare’, portando a compimento il primo esperimento di cantina subacquea per un vino fermo.
9000 bottiglie di un blend con uve Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Melor sono state sul fondale marino a 35 metri di profondità, dove la temperatura è stazionaria a 16 gradi e ad una pressione di 4,5 tonnellate. Bottiglia tradizionale, che regge tranquillamente lo stress dell’immersione e tappo in vetro per proteggere il vino da eventuali infiltrazioni.
Le bottiglie sono messe in gabbie di ferro saldate e sono state ritirate con l’ausilio di esperti sub e messe su un pontone che dopo un breve tratto di navigazione è arrivato a terra, con sistemi di protezione dal sole e dal caldo sofisticati ma anche tradizionali, come le ‘coperte della nonna’ stese sulle gabbie.
Le bottiglie sono poi messe ad asciugare in cantina, con il risultato finale di un reticolo naturale di concrezioni marine che decora il tutto A realizzare l’operazione, che deve tenere conto delle condizioni del mare, è stata una squadra di esperti subacquei con la partecipazione delle star degli sport subacquei come Paolo Cappucciati. Le bottiglie sono state collocate con l’ausilio di un pontile di 40 metri. Il luogo selezionato, privo di elementi naturalistici, è stato scelto per evitare qualsiasi impatto ambientale; inoltre il vino è un prodotto a Km 0 dato che le Terre di Talamo sono praticamente a vista dal punto d’immersione.
“Non solo la temperatura costante permette condizioni ottimali per l’affinamento – dice Marco Bacci, proprietario di Terre di Talamo – ma anche il rollio delle correnti e il movimento del mare, siamo sicuri, giovano al nostro vino. L’ho notato perché i vini rossi conservati nella sentina in barca invecchiano meglio, con caratteristiche nettamente migliorate”.
Il gruppo che fa riferimento a Marco Bacci ha una produzione complessive di 1,3 mln di bottiglie in varie tenute della Toscana, delle quali 260 mila prodotte da Terre di Talamo.
Fonte: ANSA