26 Gen – In Italia il giro d’affari nel 2020 dovrebbe toccare i 200 milioni di euro. E compra vino on line il 27% dei consumatori
L’e-commerce del vino nel mondo muove 1 bottiglia su 10: i dati Nomisma Wine Monitor
Ancora una nicchia, ma protagonista di una crescita esponenziale in pandemia, che, a detta di tutti continuerà a crescere anche nel 2021: l’e-commerce del vino nel Belpaese, incentivato dal dramma economico e sociale della pandemia, sta vivendo la sua stagione d’oro. Il giro d’affari ancora non è enorme, ma il trend di crescita è evidente, con l’Italia che sta rapidamente recuperando terreno rispetto ad altri Paesi più avanzati in questo senso.Emerge da una recente ricerca di Nomisma Wine Monitor, secondo cui il giro d’affari del vino on line in Italia vale tra i 150 ed i 200 milioni di euro, ma destinato a crescere. “Per avere una visione d’insieme, basti pensare che se a livello globale nel 2009 l’online rappresentava appena l’1% delle vendite di vino del canale off-trade, nel 2019 si è arrivati al 7%, quasi 2 miliardi di bottiglie in valori assoluti” – spiega Emanuele Di Faustino, project manager di Nomisma e responsabile della ricerca, e nel 2020 si dovrebbe essere arrivati ad un peso del 10-12%.
Prima della pandemia, l’Italia era “fanalino di coda” tra i principali mercati internazionali: l’e-commerce intercettava appena l’1% delle vendite nel retail, contro il 4% degli Usa, il 10% di Uk e addirittura il 29% della Cina, dove l’e-commerce è da diversi anni un canale fondamentale per le vendite di tale prodotto. Poi è arrivata la pandemia, e con ristoranti chiusi per gran parte dell’anno, lockdown più o meno generalizzati e così va, 8 milioni di consumatori di vino hanno puntato sui diversi servizi di e-commerce, da quelli storici a quelli che via via sono nati proprio in questo periodo. Si è trattato, evidenzia la ricerca, di ben il 27% dei consumatori totali di vino, dato ancor più significativo se confrontato al 17% dell’anno 2018.
Parallelamente, si è assistito anche un aumento delle dimensioni dell’e-commerce: si stima che il peso sul totale delle vendite nel canale retail dovrebbe essere passato dall’1% del 2019 al 2-3% del 2020, recuperando in parte il gap accumulato negli ultimi anni nei confronti degli altri mercati internazionali. Cifre ancora lontanissime da quelli di altri mercati, sottolinea l’indagine: in Uk si è passati dal 26% al 34% dei consumatori di vino, in Usa dal 32% al 43%.
In Italia, secondo l’Osservatorio Nomisma Wine Monitor-Nielsen, il mercato e-commerce del vino ha raggiunto, nel primo semestre del 2020, i 75,5 milioni di euro, un valore raddoppiato rispetto al 2019, e i protagonisti di questa crescita sono stati sia i cosidetti “pure player”, come Tannico, Vino.Com e Callmewine, sia i siti dei supermercati e Amazon.
“A dominare il mercato italiano sono i pure player che intercettano oltre l’80% delle vendite di vino online – sottolinea Di Faustino – mentre la restante quota è da ricondurre ad Amazon e soprattutto alla Gdo online” commenta Emanuele di Faustino. “Sebbene anche i siti specializzati abbiamo registrato un aumento sensibile delle vendite, è la Gdo online a mostrare le performance migliori mettendo a segno una crescita a 3 cifre nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019” prosegue Di Faustino.
Sul fronte della Gdo, in particolare, emerge una significativa differenza di prezzo: se allo scaffale fisico il prezo medio è di 3 euro al litro, negli acquisti on line anche presso le grandi insegne della distribuzione, il valore medio nel 59% si attesta sui 4,8 euro al litro.
Ad acquistare vino online in Italia, spiega ancora la ricerca di Nomisma – sono soprattutto uomini, appartenenti alla generazione Millennials – quindi i nati a cavallo tra il 1980 e gli anni 2000 – e con un potere di acquisto alto. La propensione ad acquistare online aumenta inoltre tra coloro che prima del Covid-19 erano soliti consumare vino soprattutto fuori casa, e tra chi nel 2020 ha lavorato in smart working. E, come detto, non si tratta, o non dovrebbe trattarsi, di un boom temporaneo: dalla survey di Wine Monitor Nomisma, il 24% dei consumatori di vino italiano continuerà ad acquistare vino online anche una volta che l’emergenza sarà terminata: si tratta di una percentuale leggermente inferiore a quella rilevata nel 2020, ma comunque maggiore di quella pre-Covid.
Fonte: Winenews.it
26/01/2021