Sabato 28 settembre la premiazione della XXIII° edizione del Concorso Letterario “BERE IL TERRITORIO”
mar 24 set – Si svolgerà sabato 28 settembre alle ore 17,30 presso il Castello di Grinzane Cavour, Sala delle Maschere, la Cerimonia finale di premiazione del Concorso Letterario Bere il territorio, promosso da Go Wine e giunto al traguardo della ventitreesima edizione.
Attraverso tante edizioni il Concorso si è evoluto, con nuove iniziative e nuove relazioni, mantenendo tuttavia saldi alcuni punti di riferimento. A cominciare dal titolo, nato per una sorta di provocazione, e rimasto sempre attuale: “Bere il territorio” per attribuire un valore aggiunto a ciascun vino di qualità ed apprezzare, attraverso il calice, non solo il prodotto in sé, ma anche la cultura e l’ambiente che esso racchiude. Da alcuni anni l’iniziativa si è rafforzata sempre ispirandosi all’idea che ha ispirato fin dalla costituzione l’associazione Go Wine: ovvero guardare ad una figura qualificata di consumatore che non ama solo conoscere e degustare i vini, ma avverte il desiderio di farsi viaggiatore per scoprire i luoghi dove ciascun vino si afferma e dove uomini e donne del vino operano.
A Antonio Ricci, popolare autore televisivo e scrittore, sarà assegnato il riconoscimento de “il Maestro” di Bere il territorio. Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza. Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari, Paolo Pejrone, Tullio Pericoli e Ugo Nespolo.
Nella sezione generale è risultato vincitore Ciro Lubrano, vita fra Ivrea e l’isola di Procida, con il racconto “Aglianichello o Per e’ Palummo”.
Un premio speciale verrà attribuito ad Anna Schneider, per l’importante lavoro svolto in tutta la sua carriera a favore della ricerca in campo vitivinicolo.
Il riconoscimento ad una pubblicazione che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione, va in Calabria al volume di Saveria Sesto con il libro “Zibibbo di Calabria, storie di uomini e di donne (Rubbettino Editore).
I temi della ricerca e della sostenibilità si affiancano in modo sempre più importante alla sezione generale del Concorso. Sono tre i riconoscimenti riservati al tema della sostenibilità, indicato nell’art. 8 del Bando di Concorso. Un Premio istituito per il terzo anno consecutivo nel segno del rinnovamento della progettualità del Concorso, con un radicamento legato al territorio della Provincia di Cuneo e non solo, secondo alcune linee di indirizzo indicate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Vincitori sono “L’Accademia della Vigna”, innovativo progetto radicato sul territorio di Alba, Langhe e Roero e promosso dall’Impresa Sociale WeCo, che interpreta un tema di grande attualità legato al lavoro nelle vigne, per la formazione delle persone e contro lo sfruttamento del lavoro.
E… due cantine: La Raia di Novi Ligure per il tema della biodiversità e Ricci Curbastro (Franciacorta) per la sostenibilità anche in chiave sociale.
La Giuria del concorso è composta da: Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).