04 mar – La tenuta trentina si apre dal 1724 a sguardi di artisti contemporanei
Vino e Arte: Simone Berti firma l’etichetta 2018 di San Leonardo
“Dalla notte dei tempi il vino e l’arte hanno avuto modo di ispirarsi l’uno all’altro.
Noi abbiamo cercato, tramite l’idea di una residenza di artista per un anno, uno sguardo nuovo per raccontare la nostra comunità agricola, il paesaggio montano e una famiglia che è San Leonardo da diverse generazioni, dal 1724, per cogliere, divertendoci, punti di vista diversi che si confrontano”. Così, nei saloni di Palazzo Taverna a Roma, Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria Tronchetti Provera hanno presentato il progetto “Arte a San Leonardo” che nasce per mettere in dialogo la storia e l’identità della Tenuta San Leonardo e i suoi rinomati vini coi linguaggi dell’arte contemporanea e lo sguardo degli artisti.
Punto d’arrivo è la creazione un libro d’artista in edizione numerata e di un’etichetta d’artista che veste un lotto a tiratura limitata di bottiglie di San Leonardo dell’annata in corso, pensati di anno in anno attraverso una differente chiave tematica.
La prima edizione di Arte a San Leonardo ha visto il coinvolgimento di Simone Berti (1966) che, al termine di una residenza sviluppatasi in più momenti nel corso del 2022, ha realizzato un libro d’artista in 120 copie e un’etichetta d’artista disegnata per vestire 999 bottiglie di San Leonardo dell’annata 2018. Tema della ricerca di Berti è “L’attesa non è tempo sprecato”, una riflessione sul ruolo del tempo e delle sue diverse manifestazioni, tra fermentazioni e sedimentazioni nella vita dell’uomo e in quella della natura, nell’evoluzione di un’idea artistica e in quella di un prodotto artigianale come il vino. “Ho scelto di lavorare sull’immagine di un albero ben radicato al terreno – racconta Berti – trasformandolo in una coppa, intesa non solo come un oggetto da degustazione, ma anche, classicamente, come simbolo di vita”. Il progetto Arte a San Leonardo è a cura di Giovanna Amadasi e ha cadenza annuale: i libri d’artista andranno a costruire nel tempo la biblioteca di San Leonardo, mentre le bottiglie diventeranno oggetti da collezione con una produzione limitata a 999 bottiglie, 600 delle quali in vendita su una piattaforma del Regno Unito.
La Tenuta San Leonardo è una realtà familiare ricca di storia e profondamente legata al suo territorio: più di mille anni fa era un monastero, da tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga che ne sono appassionati custodi. 300 ettari, di cui 30 di vigneti a conduzione biologica, protetti dalle imponenti montagne trentine che consentono una lenta maturazione delle uve Cabernet Sauvignon, Carmenère e Merlot, dedicate alla produzione del San Leonardo, vino simbolo della Tenuta. “Frutto di uve rare e lungo affinamento – ha precisato Anselmo Guerrieri Gonzaga – nasce nelle vecchie vasche di cemento non per stupire ma per dimostrare che dentro c’è tanta vita, questa è la sua unicità”.
Fonte Ansa.it
04/03/2023